A cura dell’insegnante Elisabetta Onori
In questa pratica torniamo sull’elemento acqua con l’intento di lasciarla scorrere liberamente nel corpo evitando il rischio di “ristagni” sia fisici che mentali.
Previa preparazione, lavoriamo nella zona del basso ventre e bassa schiena, zona in cui anatomicamente risiedono vescica, reni e organi sessuali e che secondo la fisiologia sottile dello yoga è sede di svâdhistâna chakra.
Dopo lo scioglimento dolce di anche, bacino e lombari con una sequenza dinamica da matsyâsana, con l’attenzione costantemente orientata tra pube e ombelico, lavoriamo sull’apertura delle pieghe inguinali e l’allungamento dell’ileopsoas in ardha bhujangâsana per poi realizzare una delle varianti di bhujângasana – per le gestanti realizzabile sedute sui talloni, con le ginocchia divaricate e lavorando sull’apertura di petto e spalle con l’addome tranquillamente appoggiato sulle cosce. In una delle varianti di merudandâsana riportiamo tono nell’addome e allungamento nelle lombari. Chiusura in sarvângâsana una delle posizioni di inversione per eccellenza – se in dolce attesa o la posizione per ora non è accessibile basta appoggiare il bacino sopra le mani, pugni chiusi o qualche cuscino-in modo che sia minimamente sopraelevato- o semplicemente appoggiare le gambe contro la parete o su una sedia. La pratica può concludersi qui con il rilassamento o dopo la pratica di concentrazione e visualizzazione con a tema Acqua e Fuoco.
Pratica
Pratica di concentrazione e visualizzazione guidata sugli elementi Acqua e Fuoco. Da svolgersi, mantenendo il respiro fluido e consapevole, in posizione seduta stabile e confortevole. Va bene qualsiasi posizione seduta e qualsiasi supporto purché la colonna resti allineata.